venerdì 6 agosto 2010

Loro due

Mi tornano spesso in mente le Parole di un “ Uomo” Primo Levi. Mi tornano in mente delle scene : un cane si nutriva del cervello di un altro cane morto sull’asfalto; I gatti camminavano sui tetti per non essere preda di qualche futuro banchetto.
Fame e guerra non hanno parole, hanno solo l’epidermide bruciata di chi le ha vissute, di chi le ha sentite bruciare dentro. Di chi nutrendosi dell’intelligenza di un suo simile, ci ha ricordato che i veri animali siamo noi che il nostro cervello spesso lo utilizziamo per autodistruggerci.

2 commenti:

karolina ha detto...

A Varanasi ho incontrato un cane steso sul marciapiede, in fin di vita per la fame. La gente gli passava intorno senza nessuna emozione. Io e il mio amico abbiamo rischiato la crisi nervosa. Lo abbiamo raccolto e portato dal veterinario: era così disastrato che vomitava anche le gocce d'acqua. Lo abbiamo fatto sopprimere. Lo ricordo dopo 20 anni...magari non ricordo i ristoranti, ma lui si. E senza tante menate sui popoli poveri: portano tonnellate di cibo alle statue, alle scimmie che sono grasse come ippopotami, ma qualche profeta ha detto loro che il cane è immondo...

DD Liberty ha detto...

http://ddliberty.blog.deejay.it/