sabato 19 giugno 2010

Il ritmo del niente e del tutto…

È vero, non mi stancherò mai di dire che la pesca è uno sport attivo.
Ha un suo ben preciso spirito, che comprende l’atto ed anche la sua preparazione.
Quando i miei amici odono che vado a pesca mormorano : Non mi piace stare lì fermo per ore e ore ad aspettare senza fare niente. In realtà questo niente contiene, per noi, il tutto.

L’atto in sé, non ha poi nulla di eccezionale. Una volta inserita l’esca, che poi non è sempre il verme, si effettua il lancio e si aspetta. Questo è quello che la maggior parte delle persone potrebbe pensare.
Per me è altra cosa. Un'esca sbagliata, il lancio sbagliato e una distrazione nell’attesa , potrebbero rovinare una cattura; In questo caso la “cattura” è fortunata dato che pratico il Catch & Release.
Andare a pesca è rilassante, provate a contraddirmi, io ascolterò la vostra opinione.

Preparare una uscita è divertente. Bisogna studiare, vi starete chiedendo cosa?
Si devono studiare ed apprendere le abitudini dei nostri temibili avversari.
In qualsiasi luogo acquifero, gli abitanti si nutrono di quel che hanno, ed è anche ovvio.
Però noi “bravi” pescatori li abbiamo viziati. Li abbiamo abituati a mangiare le nostre pasture.
E con un po’ di inganno li catturiamo. Anche le saggezze popolari ci tornano utili: “Quando c’è la tramontana la carpa sta nella tana”solo che il problema sta nell’individuare la tramontana.

Passata la fase di preparazione, quello che più mi piace della pesca è il famoso niente e tutto quello che lo circonda. Arrivi al lago all’alba, quando ancora il sole fa il dispettoso, giocando a nascondino, prima di risvegliare la natura.
Osservi la superficie piatta del lago, che pullula di vita. Migliaia di insetti sorvolano il pelo dell’acqua. Stanno guardinghi loro, sanno che all’improvviso il balzo o il colpo di coda di un predatore potrebbe trasformali in preda.
Scegli il posto. C’è chi parla di senso dell’acqua, i veri pescatori lo possiedono. Sembrano annusare e radiografare l’acqua, per carpirne i segreti celati sotto la superficie specchiata.
Dopo aver pasturato, preparata l’attrezzatura, inizia l’attesa.

Non stai mai da solo, però e come se lo fossi. I sensi sono incantati, ognuno occupato a fare qualcosa.
Ti tiene compagnia un libellula, ha scelto il tuo galleggiante per riposare un po’ le ali. È una buona alleata, ti permette di riposare gli occhi. Quando il pesce abbocca lei fugge via, avvisandoti che sta per iniziare la cattura. Il contatto con la natura rilassa i sensi. Potrei anche stare ore a non prendere nulla, ma non perdo mai la pazienza. I pensieri sono liberi, vagano, si può pensare a tutto e a niente. Alla fine pensi solo al galleggiante e ad ogni sua minima vibrazione. Le anatre con il loro verso ti accompagnano , finché loro cantano in quel silenzio ti ci perdi. È pace ed armonia che permette anche a muscoli sconosciuti di rilassarsi. Quando poi sei nel pieno della calma, ci pensa l’ avvisatore acustico a farti tonare con i piedi per terra.

Fermarsi un attimo ad ascoltarsi, ritrovare il piacere della lentezza, osservare lo sfilare del tempo scandito dalla natura è incommensurabile.
Un giorno, mi piacerebbe che provaste ad apprezzare la pace di quel niente che per noi è il tutto.

4 commenti:

karolina ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
karolina ha detto...

E andare a godersi la pace senza uccidere nessun pesce? Non sarebbe meglio? Per la tua coscienza e soprattutto per il povero pesce,assolutamente incolpevole dei ritmi a cui sei sottoposto e che ti costringono ad andare a pesca per trovare un pò' di calma...
Pensa, non fanno neppure rumore, i pesci.
Vai a caccia di SUV con le bombe a mano!

Peppe ha detto...

la “cattura” è fortunata dato che pratico il Catch & Release.

"Pensa, non fanno neppure rumore, i pesci."
Affermazione non corretta...i pesci fanno rumori ma sono suoni come ogni cosa naturale.

Non vado a pesca perchè sono stressato, faccio solo quello che mi piace e non qualcosa che mi serva da cura.

La pesca e la caccia sono due attività primordiali.
Non vado a caccia perchè non c'è nulla da cacciare ( Forse i cinghiali) e i cacciatori le prede le pagano già in anticipo con le tasse di iscrizione.
Vado a pesca a mare e le orate le mangio vado nel fiume e mangio le trote.
Io non uccido nessun pesce o animale che non diventi il mio cibo quotidiano.
Non sono vegetariano.
E più che ai suv guarderei ai vari Mc o ai video della macellazione delle bestie a loro destinate.
"le bombe a mano" stai scherzando ne sono sicuro! la violenza è simbolo di debolezza o fallimento,
la strategia è l'arma vincente.
Un saluto

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.