giovedì 10 giugno 2010

“Disperso nei boschi”

Al salone del libro di Torino, nell’attesa di Erri e Mauro una signora osserva :
“A sei qua per De Luca…”
“Si.”
“ Io per Mauro, lo sentirei parlare per ore e poi Erri i libri li fa troppo piccoli.”
“Si ma sono forti,  è il contenuto che conta.”
Accompagno le parole con il  gesto di stringere la mano in pugno.
In questi giorni ho  letto Tentativi di scoraggiamento.
Bisogna leggere e ancora leggere. Bene leggo anche Montedidio.
La prima pagina è stampata solo per un terzo, ma anche le altre sono così.
Come si può  stampare un libro in cento pagine, quando invece ne basterebbero solo la metà ?
Chi ama Erri sa che i suoi sono libricini.
Lui dice che ogni scrittore dovrebbe piantare un albero, nella fattispecie almeno due sarebbero meglio.
Caro Erri, hai ragione:  "I libri vecchi stanno aperti da soli, i nuovi per aprirli chiedono troppo".
Ti inviterei a rivedere l’edizione di Montedidio.
Magari riusciamo a salvare un albero, in quei boschi dove il tuo compagno di cordata Mauro trova la gioia del disperdersi…

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